Eccoci!
Mezzolombardo Partecipa è la denominazione con la quale un gruppo di persone, interessate a conoscere da vicono le problematiche del proprio paese, ha deciso di riconoscersi. Si vuole ripartire anche dall’esperienza amministrativa di Tanja Vukic ex consigliere comunale , vissuta nel periodo 2009-2012, nel senso che il progetto, partendo dal nome stesso, raccoglie gli intenti già pensati ad inizio legislatura e presentati con un apposito documento che riassumeva le motivazioni e le proposte attuative della delega alla partecipazione, ai rapporti con i cittadini e alla trasparenza. Tale dichiarazione di intenti è stata solo in parte attuata, un po’ per l’avversità di alcuni amministratori già in origine, e per l’interruzione non programmata dell’esperienza. Nel documento redatto tre anni fa, si partiva dalla premessa che all’allora consultazione elettorale del nostro paese, si era riscontrata una marcata diminuzione di coloro che si erano recati alle urne. Al ballottaggio mancava quasi un 40% degli aventi diritto al voto e questo lo si interpretava come un’ evidente disaffezione dei cittadini di Mezzolombardo alla gestione del loro paese. Lo si riteneva un elemento negativo, spia di un generale malcontento nei confronti di chi governa, o in seconda battuta di un disinteresse che nell’ottica di un paese che si vuole unito e partecipe, è alquanto significativo. Per iniziare a contrastare questo fenomeno, che pure è comune a diversi altri luoghi anche in un ambito più ampio e nazionale, si ritenne analizzare e proporre degli interventi, partendo da un livello iniziale che non aveva riscontri e parametri di riferimento, nella convinzione però che se pensati ed attuati con i migliori propositi potessero dare significativi e duraturi risultati.
Le proposte avanzate furono molte .Quelle realizzate meno, anche considerando come detto l’avversità di altri amministratori che per diverse ragioni (non conoscenza delle problematiche, paura di innovare ecc.) non hanno supportato la concretizzazione del progetto in toto.
Ricordiamo in ogni caso il nuovo sito internet del Comune, pensato e realizzato previa consulenza di diverse persone, esperte nel campo della comunicazione. Nella versione attuale naturalmente mancano diversi punti descritti nel documento-proposta, passi in avanti che sarebbero stati fatti con l’appoggio e la collaborazione di tutti. Tra le tante iniziative realizzate si ricordano la Festa del Migrante, con centinaia di persone e diverse personalità im ambito sociale e culturale presenti, il Concerto d’ Autunno, evento di fine estate con il duplice significato culturale e benefico (furono raccolte alcune migliaia di euro a favore di enti che operano nel sociale), il kit scuola per i nuovi alunni delle elementari, il progetto maggiorenni (non soltanto con il viaggio coscritti pagato dal Comune), e tante altre iniziative a supporto di altri soggetti. Tutte cose che avevano come scopo quello di migliorare la capacità del Comune di far partecipare i propri cittadini, cercando di affermare un’idea di politica non leaderistica, ma che sapesse rispondere alle reali necessità della popolazione, dando ad essa poteri di controllo, progettazione e proposta. L’obiettivo era quello di riavvicinare la vita delle istituzioni alle esigenze dei cittadini, ma anche di migliorare l’efficacia della funzione pubblica, la capacità di percezione e risposta dell’amministrazione. Tutto ciò anche per favorire la coesione sociale e l’identitòà della comunità.
Questi propositi li riteniamo ancora validi, a maggior ragione in un momento in cui ogni singola persona fa ancora più fatica a riconoscersi in chi li rappresenta. Parlando del nostro paese, riteniamo che si sia accentuato a Mezzolombardo lo stacco tra i cittadini e l’amministrazione. Le decisioni vengono prese in un gruppo ristretto, alle riunioni pubbliche (consigli comunali) i presenti nel pubblico sono di media meno delle dita di una mano. Si stanno portando avanti dei progetti che non convincono e che non sono condivisi dalla maggioranza del paese: pensiamo alla viabilità con progetti che si ritengono sbagliati ed onerosi, e alle opere pubbliche, con in particolare nuovi insediamenti in zone non idonee. Non c’è sufficiente comunicazione su altri progetti che andranno ad interessare la vita futura delle nostre famiglie: le promesse fatte a suo tempo sull’ Ospedale, di ricostruzione integrale, sono state via via miseramente abbandonate. Il centro natatorio, anche questo oggetto di rassicurazioni precise, vaga ormai di zona in zona con il timore purtroppo che tra poco uscirà dal territorio comunale.
Per queste ed altre motivazioni che ci impegnamo ad evidenziare, e riprendendo come detto l’esperienza passata, siamo a proporci come persone interessate alla vita amministrativa del nostro paese. Il nostro interesse non vuole limitarsi solo alla conoscenza ma anche alla proposta, che vedremo di realizzare in vari ambiti e con diverse modalità, non solo in ambito strettamente amministrativo ma anche sotto l’aspetto culturale e sociale. Tutto ciò al di là delle appartenze politiche, consci che in un paese piccolo come il nostro la differenza la fa la volontà e i buoni propositi delle persone che giornalmente vivono fianco a fianco.